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Tipi di manutenzione

Comprendi le strategie per mantenere i tuoi asset sempre operativi

Che cos'è la Manutenzione oggi?

Oggi la manutenzione è un vero asset strategico per ogni azienda. Con la competitività sempre più alta, è essenziale mantenere impianti e macchinari efficienti, evitando tempi di fermo e garantendo la qualità dei prodotti. Che si tratti di un impianto di produzione industriale o di una struttura nel facility management, la manutenzione incide direttamente su costi, produttività e sicurezza.

tecnico macchinario

Definizione di Manutenzione

Secondo la norma UNI 10147, la manutenzione è l'insieme di tutte le azioni tecniche e amministrative volte a mantenere o a riportare un’entità (un impianto, una macchina, un edificio) nello stato in cui possa svolgere la sua funzione richiesta. La norma UNI 13306:2018, invece, la definisce come la combinazione di azioni durante l'intero ciclo di vita di un asset, destinate a mantenerlo o ripristinarlo nelle condizioni operative necessarie.

Due macro-categorie: Ordinaria e Straordinaria

Da un lato, troviamo la manutenzione ordinaria, cioè quegli interventi più frequenti e di routine, come le ispezioni e le riparazioni base. Dall'altro, la manutenzione straordinaria, più invasiva e rilevante, spesso legata a grandi guasti o a interventi migliorativi di un impianto.

Nella manutenzione ordinaria rientrano attività programmate (piani di manutenzione a calendario) o interventi su guasto di lieve entità. In quella straordinaria, invece, rientrano interventi non programmati, spesso costosi e che possono includere miglioramenti tecnologici.

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Manutenzione Preventiva

La manutenzione preventiva è un approccio proattivo: agire prima che i guasti si verifichino, pianificando controlli periodici o basati sulle condizioni di utilizzo. Riduce gli stop improvvisi e è particolarmente utile dove i fermi macchina incidono pesantemente sui costi.

Un esempio: se il tuo macchinario raggiunge 10.000 cicli di produzione, un sensore notifica il superamento della soglia, innescando un intervento.

Manutenzione Corretta (a guasto)

Chiamata anche manutenzione correttiva, interviene dopo che il danno si è verificato. È la forma più "reattiva" di manutenzione, spesso più costosa e rischiosa, perché può causare fermi più lunghi e perdite produttive. Tuttavia, se applicata su asset di basso valore o non critici, può risultare conveniente.

Manutenzione Migliorativa

La manutenzione migliorativa (o proattiva) non è legata a malfunzionamenti, ma è tesa a incrementare il valore o le prestazioni di un impianto. Per esempio, l'aggiunta di nuovi componenti tecnologici o l'aggiornamento strutturale di una linea di produzione.

Questi interventi possono persino potenziare la sicurezza, allungare la vita di un asset e ridurre i costi a lungo termine.

Manutenzione Autonoma

Fanno parte di questa categoria le azioni più semplici e immediate, spesso svolte dagli stessi operatori o manutentori, come pulizia, lubrificazione o piccole ispezioni periodiche. Consente di individuare problemi in anticipo e mantenere aggiornato lo storico delle attività con strumenti di CMMS.

Manutenzione ordinaria vs straordinaria

In sostanza, la manutenzione ordinaria si concentra su interventi di routine, riparazioni di piccola entità e azioni preventive, mentre la manutenzione straordinaria include lavori più invasivi, miglioramenti o integrazioni tecnologiche complesse.

Manutenzione ordinaria: piani preventivi, piccole riparazioni.
Manutenzione straordinaria: interventi eccezionali, upgrade, sostituzioni di parti importanti.

Manutenzione Proattiva e Reattiva

Da un altro punto di vista, possiamo definire i tipi di manutenzione in base all'approccio:

In sintesi: come gestirli al meglio

Ogni azienda di solito combina tra loro diversi tipi di manutenzione a seconda degli asset, delle risorse e del budget a disposizione. L'importante è monitorare costantemente costi e benefici, evitando di puntare solo sulla manutenzione correttiva e rischiare tempi di fermo.

Per pianificare e tracciare le attività in modo efficiente, è consigliabile usare un software CMMS (come Simpleman). Solo così si può avere una visione chiara di: